Chi avrebbe mai detto che la storia dei libri animati, quelli dove le immagini, attraverso sofisticati meccanismi, si muovono e diventano tridimensionali, affondasse le radici nel Medioevo? I primi volumi in cui l’immagine si muove e cambia sono addirittura di secoli e secoli fa e vantano autori illustri come Cartesio e Raimondo Lullo. All’epoca i meccanismi erano relativamente semplici: nel caso di libri matematici o di astronomia si ottenevano attraverso il movimento di un disco sovrapposto all’illustrazione; nei trattati di anatomia si utilizzava invece un’aletta di carta che, se sollevata, era in grado di rivelare il funzionamento del corpo umano, nelle sue diverse stratificazioni. E quale artificio migliore per aiutare studiosi, ricercatori e scienziati che, grazie a questi semplici strumenti, potevano apprendere più comodamente il movimento degli astri, la composizione dello scheletro o il funzionamento di un macchinario?
La storia del libro animato come oggi lo intendiamo comincia in Austria, in Francia e nel Regno Unito, quando appaiono i primi esempi di libri con immagini mobili destinati a bambini e ragazzi, ma sono i tedeschi a innovare il libro animato trasformandolo in un vero e proprio spettacolo tridimensionale, con il quale le immagini e la storia escono dalle pagine e occupano le tre dimensioni. È di Monaco infatti il primo artista della materia, il caposcuola dell’ingegneria della carta, Lothar Meggendorfer (1847 – 1925) di cui vengono esposti otto esemplari, incluso il famoso Circo Internazionale che aperto misura più di un metro di lunghezza, con una precisione di dettagli che ancora oggi è capace di stupire.
Dall’abilità raffinatissima di Meggendorfer ai libri d’artista di Damien Hirst, Andy Warhol e Keith Haring il passo è breve, ma pieno di protagonisti illustri che hanno accompagnato l’infanzia di decine di generazioni. Da Pinocchio al Mago di Oz, ai Peanuts o Tarzan.
E così siamo arrivati a oggi, quando l’editoria del libro animato e gli ingegneri della carta sono tornati ad affascinare e incantare lasciandoci a bocca aperta davanti alle sorprendenti illustrazioni che escono dal foglio e sembrano quasi prendere vita. Artisti come Bruno Munari e Damien Hirst o imprenditori dell’immaginario come Walt Disney hanno stimolato la rinascita del pop-up, fino a renderlo un oggetto di culto ambito dal pubblico in ogni libreria.
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